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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Titolo: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.
Autore: Luis Sepùlveda
Voto: 5/5


RECENSIONE

Buongiorno a tutti cari lettori! Eccomi tornata con una nuovissima recensione tutta per voi. Spero che vi possano servire queste recensioni e i miei pareri sui libri letti e apprezzati. 
Questo libro letto quando ero piccolina mi ha fin da subito colpita e per questo ho deciso di rileggerlo per parlarvene.
Inoltre è stata anche la mia ultima lettura del mese di luglio. Sono state 3 le letture queste mese, come ogni mese ultimamente. 
So già che molti di voi hanno avuto la possibilità di leggerlo, ma per chi non lo avesse letto vi lascio la trama qui sotto. 

I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra" stridette il gabbiano di vedetta, e Kengah si tuffa, insieme agli altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via, e il mare è una distesa di petrolio. A stento Kengah spicca il volo, raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C'è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse. 
E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l'amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti.
In questo racconto, che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, il grande scrittore cileno tocca i temi a lui più importanti: l'amore per la natura, la solidarietà, la generosità disinteressata. Ma soprattutto l'autore riconosce all'uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di speranza di altissimo valore poetico. 

Il libro e la storia stessa sembra una vera e propria fiaba ed è un libro adatto ai bambini. Non per questo non lo si debba leggere da adulti.
Spesso, ci sono libri dedicati ai più piccoli che, quando li leggi da adulto riesci a comprenderne meglio il significato.
Questo libro è stato per me bellissimo. Quando l'ho letto per la prima volta da piccolina mi sono innamorata e mi pare di averlo letto più di cinque volte. 
La storia è molto semplice, scorrevole e sono presenti molti dialoghi. Non sto dicendo che la storia, in quanto semplice, sia banale. Anzi nasconde dietro di sé un forte significato e un forte messaggio che l'autore vuole trasmettere al lettore. 
La cosa che più mi è piaciuta sono state le tre promesse che il gatto ha mantenuto nei confronti della povera gabbianella in fin di vita. 
Da questa storia inoltre si riesce anche a capire come gli animali siano buoni tra di loro, sempre pronti ad aiutarsi e a fare di tutto per il prossimo. Infatti i protagonisti principali sono i gatti, la gabbianella di nome Fortunata e altri animali presenti nella storia. 
Oltre al grande tema fondamentale della solidarietà, dell'aiuto verso il prossimo e dell'amore tra animali e natura, l'autore vuole far risalire il rapporto uomo-natura. In primo piano viene descritto come colui che inquina i mari con il petrolio, bottiglie di plastica e sporcizia, ma in un secondo luogo si vede come l'uomo può avere dei sentimenti e come sia in grado di aiutare chi è in difficoltà. Questo ultimo aspetto uscirà negli ultimi due capitoli del libro.
La storia mi ha emozionato un sacco, in quanto amante degli animali e della natura stessa.

Il voto che ho dato è stato 5 stelle su 5. 
Questo libro lo consiglio di leggere almeno una volta della vita e, se lo avete letto da piccoli, rileggetelo perché vi insegna tanto e vi lascia senza parole. 
Ci vediamo nel prossimo post lettori. 




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