Titolo: La solitudine dei numeri primi
Autore: Paolo Giordano
Voto: 4/5
Autore: Paolo Giordano
Voto: 4/5
RECENSIONE:
La storia di due ragazzi,Alice e Mattia considerati come dei numeri primi. Alice fin da quando era piccola era obbligata dal padre a frequentare un corso di scii controvoglia. Una mattina fa una grande caduta sulla pista e questa la fa diventare zoppa per tutta la vita.
Nel frattempo Mattia,un bambino semplice ha una sorella gemella: Michela. Un compagno di classe dei due fratelli li invita alla sua festa di compleanno. Mattia e Michela andarono insieme,ma poi Mattia decise di lasciare la sorella in un parco. Lei aveva una sorta di Handicap. Quando ritorna dalla festa non trova più la sorella. Era scomparsa e non era stata più ritrovata.
Mattia inizia a sentirsi in colpa e crescendo capisce il grave errore di aver abbandonato la sorella in un parco. Diventa così adolescente e con un sacco di problemi. Gli piaceva farsi del male,infatti era diventato proprio un autolesionista. Intanto anche Alice cresce e anche lei ebbe alcuni problemi con il peso. Diventa anoressica. A scuola per la prima volta Alice vide Mattia e si chiese subito il perché dei vari segni sulle sue mani. Prova a chiedere spiegazioni,ma Mattia non parlava mai con nessuno. Tra i due c'era un ottimo rapporto,anzi lei era un po' innamorata di lui. Mattia partì per insegnare in un altro paese e Alice studiò,per poi lavorare come fotografa.
Alice si sposa con un medico ed ebbero un figlio,ma il matrimonio andò male e divorziarono. Un giorno ella vide all'entrata di un ospedale una ragazza un po strana. Le sembrava la copia esatta della descrizione che Mattia fece della sorella. Alice cercò di guardarla bene e scrisse subito una lettera a Mattia per dirgli di tornare perché urgente. Lui non se lo fece ripetere due volte e partì. Alice gli disse che ha visto una ragazza e che sarebbe stata sicuramente Michela.
I due protagonisti comunque erano rimasti in buoni rapporti e così una sera si baciarono,ma tra i due non ci fu nulla di serio e la relazione non ebbe alcun sviluppo.
Mattia inizia a sentirsi in colpa e crescendo capisce il grave errore di aver abbandonato la sorella in un parco. Diventa così adolescente e con un sacco di problemi. Gli piaceva farsi del male,infatti era diventato proprio un autolesionista. Intanto anche Alice cresce e anche lei ebbe alcuni problemi con il peso. Diventa anoressica. A scuola per la prima volta Alice vide Mattia e si chiese subito il perché dei vari segni sulle sue mani. Prova a chiedere spiegazioni,ma Mattia non parlava mai con nessuno. Tra i due c'era un ottimo rapporto,anzi lei era un po' innamorata di lui. Mattia partì per insegnare in un altro paese e Alice studiò,per poi lavorare come fotografa.
Alice si sposa con un medico ed ebbero un figlio,ma il matrimonio andò male e divorziarono. Un giorno ella vide all'entrata di un ospedale una ragazza un po strana. Le sembrava la copia esatta della descrizione che Mattia fece della sorella. Alice cercò di guardarla bene e scrisse subito una lettera a Mattia per dirgli di tornare perché urgente. Lui non se lo fece ripetere due volte e partì. Alice gli disse che ha visto una ragazza e che sarebbe stata sicuramente Michela.
I due protagonisti comunque erano rimasti in buoni rapporti e così una sera si baciarono,ma tra i due non ci fu nulla di serio e la relazione non ebbe alcun sviluppo.
La storia è molto bella ed emozionante. Un libro da leggere tutto d'un fiato. Il fatto che i due protagonisti abbiano avuto dei problemi,li legava di più. Purtroppo quando succede qualcosa durante l'infanzia o il corso della vita si cambia. Spesso i problemi portano a fare del male fisicamente e psicologicamente alla persona. Questo è molto grave,ma è così. Quando si sta davvero male per qualcosa non si pensa alle conseguenze,si agisce e basta. Si pensa "perché star male?". Io penso che il dolore faccia parte della vita. Non sarebbe bello se la vita non avesse degli alti e bassi. Il dolore è presente nella vita di tutti,bisogna saperlo affrontare a testa alta e anche se a volte ci mette al tappeto,dobbiamo rialzarci più forti di prima. Non bisogna mai far vincere il dolore.
Consigliato: Assolutamente SI.
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